RITROVARSI A BANZI A 50 ANNI
Caparbiamente voluto
da Pierino Iacovera, ha avuto luogo a Banzi, il 12 agosto scorso, un ritrovo,
con tanto di festeggiamenti, di tutti i nati nel 1954, che nel 2004
raggiungono il traguardo dei 50 anni: tra di essi anche mia sorella Lina e mio
cognato Michele Giacomino.
Dal registro anagrafico dell'anno 1954 risultavano
complessivamente 100 atti. Giancarlo Cantiani però era in realtà nato (a
Palazzo San Gervasio) nel 1953 e solo una tardiva trascrizione dell'atto lo ha
fatto finire nell'anno successivo. Pertanto i nati sono stati 99. Tuttavia 3 di
essi sono nati morti ed un quarto, seppur nato vivo, è morto nello stesso
giorno. Non tutti i 95 nati vivi - 55 maschi e 40 femmine - erano però sopravvissuti alla data del 12 agosto, risultando
purtroppo
che 4 di essi erano già morti. Pierino Iacovera,
li ha ricordati uno per uno con grande commozione sul palco, in occasione della
consegna della targa ricordo: trattasi di Rocco Cangi, Vitantonio Cataldo, Giuseppe
Palma, Vitantonio
Patruno.
L'evento è stato festeggiato alla grande, concludendosi,
dopo il pranzo luculliano alla Capannina, alla sera in piazza con un revival del repertorio delle canzoni di Lucio Battisti, ed alla fine addirittura
con fuochi pirotecnici, di durata e bellezza non inferiori a quelli che vengono
normalmente esplosi in occasione delle feste patronali. Inoltre esso ha
costituito l'occasione per far fare ritorno a banzesi mancanti dal paese
da tempo immemore: ad esempio Vito Tafaro, arrivato appositamente da Lione.
Tante persone sono rimaste coinvolte e contagiate
dall'emozione. Ovviamente non ho potuto essere risparmiato neppure io, che, in
piazza alla sera dell'11 agosto, mi sono ritrovato ad osservare quella sorta di
reduci; ho tentato anche di contarli, ma sono riuscito solo a capire che ...
NON ERAN TRECENTO
Non eran trecento
e neppur giovani e forti
quando li vidi approdare
l'11 agosto nella piazza di Banzi
mentre Ofantino stava a tarantolare;
eran disarmati e senza tricolore
ma portavano emozione
sul volto e nel cuore:
l'un l'altro si puntavano
con lo sguardo solamente
ed esplodevano subito
in un abbraccio veemente;
io che di loro non facevo parte
mi sono messo a guardarli in disparte
una però m'è passata assai vicino
aveva uno sguardo ancora assassino
e per un attimo m'è venuto il timore
che scoccasse un colpo
e mi trafiggesse il cuore;
davanti a scuola rimasero a sostare
ma era chiusa e non potettero entrare
nessun loro maestro poi li aspettava più
ripiegarono allora dal professor Caffio
per sentire ancora "merci beaucoups".Non eran trecento
e neppur giovani e forti
mancavano quattro di loro
purtroppo erano già morti
uno per uno vennero ricordati
i loro nomi da Pierino declamati;
giunsero da ogni dove per l'occasione
persino da fuori patria da Lione
alcuni sul petto erano decorati
per essere nonni già diventati;
sorridevano noncuranti delle ferite ricevute
nelle battaglie per cinquant'anni combattute:
le avrebbero medicate l'indomani mattina
con libagioni di aglianico alla Capannina.
CURIOSITA' - Il 17 agosto 2004 anche in un altro paese lucano è avvenuto il festeggiamento dei cinquantenni: si tratta di San Mauro Forte in provincia di Matera, come documentato da "la Nuova Basilicata" dello stesso giorno. Anche lì i cinquantenni erano 95. Si sarebbe potuto fare un gemellaggio con scambio di visite: un'idea che lancio per il prossimo anno ... a beneficio anche de "La Capannina". Sarebbe auspicabile però che siffatti eventi non vengano istituzionalizzati, non si connotino manifestamente di propaganda parapolitica degli amministratori di turno e che rimangano, invece, alla libera iniziativa dei vari Pierini Iacovera.