CHE BELLO
AVERVI INCONTRATO!
Quanto è bello oggi! Anche se sta piovendo, è quella pioggerellina di
marzo "che picchia argentina" - diceva il poeta Angiolo
Silvio Novaro -, rinfrescando tutto: la natura, che si manifesta
vivace ed armoniosa ovunque, esaltando tutta la bellezza che cela dentro
di sé, e l'animo delle persone, nel quale quella pioggerellina fa
suscitare le sensazioni più belle e positive, la bontà racchiusa dentro.
Sotto quei lievi ticchettii di pioggia sono rimasto a
lungo in giardino a contemplare lo sbocciare dei nuovi fiori, ad osservare
se sono germogliati i rami di rose che avevo piantato. Stamattina non
c'era più l'amico pettirosso, che mi ha tenuto compagnia a lungo durante
l'inverno, posandosi quasi su di me, sicuro che non gli avrei fatto mai
del male, anzi che gli volevo bene: "adesso - avrà pensato - è
tempo che ceda il posto alla rondine", ma ho scrutato il cielo ed
esso non era ancora attraversato dai suoi volteggi e garriti: non dispero,
prima o poi arriverà.
Con l'animo colmo di dolcezza e sentendo dentro
come se la bontà volesse irresistibilmente germogliare, ora - mi sono
detto - vado a rivolgere un saluto ai miei piccoli (ma non fa molta
differenza se vi siano tra di loro anche dei grandi) amici di Nettuno, che
Rita Imperiali, presidente dell'Associazione Giampi, ha il merito di
avermi fatto incontrare, ed alla quale esprimo la mia profonda
gratitudine: non vi conosco ancora, ma vi saluto tutti, uno per uno, con
un abbraccio, per esprimervi il mio affetto e la mia gioia, esclamando
commosso: che bello avervi incontrato!
L'incontro di voi bambini rappresenta una delle
cose più belle della mia vita, lo considero quasi come una specie di
miracolo: chi l'avrebbe mai detto che certi sogni e fantasie espressi
nelle mie poesie sarebbero stati condivisi proprio con voi? Non assomiglia
ciò ad un miracolo? Certo, il poeta nutre la speranza che piacciano anche
a qualcun altro le cose che scrive e, quando ciò si avvera, procura una
grande gioia, non dissimile da quella avvertita nel vedere che il grano
seminato nel campo è germogliato, o che il ramo di rosa è
attecchito.
Ciò ci deve far pensare che bisogna credere
nelle cose che si fanno, avere fiducia in noi stessi, anche se potrà
accadere che una parte dei chicchi di grano seminati non germoglino, o che
su dieci rami di rosa piantati ne attecchisca solo uno.
Voglio aggiungere qua, che insieme al lieto evento
della pubblicazione di questo libretto, nei giorni scorsi se ne è
verificato un altro simile: la pubblicazione di un'antologia scolastica
dal titolo "Il bello delle parole". Perché associo questi due
eventi? Perché in quella antologia è stato inserito un mio racconto
"Così arrivò la televisione" che in sostanza invita a fare
proprio ciò che avete inteso fare voi con il progetto "Spegni la
tivù, accendi un libro e vola con la fantasia": essere voi stessi
attori protagonisti dei vostri sogni, non solo abulici spettatori di tutto
ciò che la televisione vuole propinare, che produce l'effetto di
appiattire il cervello delle persone, spegnerne la fantasia e la volontà,
e non di rado qualcosa di peggio.
Ragazzi, dopo aver fatto i compiti, se siete
costretti a stare rinchiusi in casa e non potete andare a giocare, a
correre, a piedi od in bicicletta, in un parco con i vostri amici, il
papà, la mamma od i nonni, piuttosto che rimanere passivi davanti allo
schermo della tivù, prendete in mano un buon libro e leggetelo: così
facendo, il vostro cervello e la vostra fantasia diventano come un prato
in primavera, nel quale fioriscono tanti fiori variopinti, belli, gentili,
profumati, altrimenti quel prato si trasforma in un arido deserto, dove
non cresce niente di bello e di buono.
Poi vi invito a fare un'altra cosa, anzi due:
chiedete ai vostri genitori di tenere spenta la televisione quando siete a
tavola, in modo che possiate parlare tra di voi, raccontarvi le cose,
ascoltarvi l'uno con l'altro, ridere e scherzare, ed apponete un bel
cartello in casa, che contenga - come un segnale stradale di divieto - il
divieto assoluto di vedere trasmissioni come "Il grande
fratello", che è uno dei programmi più stupidi che esista.
Ma, cari ragazzi, non voglio dilungarmi qua a
fare l'educatore, desidero solo dirvi di essere davvero molto contento e
felice che abbiate scoperto le mie poesie, che vi siano piaciute, che le
abbiate illustrate e che le divulghiamo insieme, io e voi, in questo
libretto, per farle conoscere ad altri, far fantasticare e sognare anche
loro, perché, se ci sono tante cose che non sono da farsi, invece
assolutamente "Non è vietato sognare".
Infine, voglio ripetere ancora una volta: che
bello avervi incontrato!
Grazie!
Antonio Carcuro
Rita Imperiali, presidente
dell'Associazione Onlus GIAMPI - www.giampi.org
- di Nettuno (RM), mi ha comunicato che sta per
andare in porto l'iniziativa relativa alla pubblicazione di un libretto
contenente alcune mie poesie per bambini, illustrate da quelli
frequentanti l'Associazione medesima, e mi ha chiesto di scrivere
un'introduzione-messaggio da inserire nello stesso.
Accogliendo volentieri l'invito, ho scritto la
pagina su riportata.
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