CHI ERA PLATONE? UN ANTENATO DEI CARCURO
Platone ed ..... un suo discendente
Evidentemente Viviana durante il mese di agosto non deve essere troppo impegnata nel lavoro all'università di Milano, allora trova il tempo di interrogarsi su chi fossero i Carcuro.Al riguardo, credendo che io sia il depositario di tutto lo scibile dell'albero genealogico omonimo, il primo settembre dell'anno scorso mi mandò questa mail: "Caro
Antonio Carcuro, Alla quale io risposi così: "Leggo solo oggi il tuo messaggio, di ritorno dalle vacanze. La tua domanda la trovo curiosa. Non mi sembra che alcun Carcuro abbia mai avuto attribuito titoli nobiliari, tradizionalmente intesi. Ma, secondo la mia filosofia, ogni essere vivente può e deve essere ritenuto nobile allo stesso modo pur senza essere principe, barone, duca o roba del genere. Allora ti ringrazio della tua e-mail e ti saluto con un "salve regina Viviana!" Antonio Carcuro"
Viviana sarà rimasta perplessa ed insoddisfatta per questa mia risposta, allora il 18 agosto scorso ritorna alla carica per scoprire qualcosa in più sull'argomento che le sta a cuore, inviandomi quest'altra mail: "Gentile
Antonio, Tale messaggio è per me sorprendente, perché apre nuovi squarci sull'origine dei Carcuro, allora io le rispondo stavolta così: "Gent.ma Viviana, leggo con piacere, a distanza d'un anno, ancora una tua mail (per fortuna recuperata dallo spam, lì finita non so perché) sull'argomento. Questo tuo messaggio è per me illuminante, perché mi fornisce un indizio significativo per formulare l'ipotesi non inverosimile che probabilmente io e te possiamo avere antenati remoti comuni. Prima del tuo messaggio, io avevo ipotizzato che il mio remoto antenato Carcuro potesse essere un turco, giunto dalle mie parti (Banzi in provincia di Potenza) durante una delle tante scorribande. In base a quello che mi dici tu, mi debbo a questo punto ricredere e ritenere più verosimile l'ipotesi che il mio primo antenato Carcuro sia stato invece un greco. Ricordo infatti che nel mio paese vicino, Genzano di Lucania - distante in linea d'aria tre chilometri da Banzi - c'era una zona denominata Vallone dei Greci, in cui si sarà insediata nel passato una colonia proveniente dalla Grecia. Se il probabile Carcuro che potrebbe aver fatto parte del gruppo fosse o meno nobile, non sono però in grado di saperlo. So solo che nel 1750 Domenico Carcuro (il più remoto antenato che conosca del mio albero genealogico) era già a Banzi e non penso che fosse nobile. Inoltre, ciò che posso azzardare a dire è solo che nei suoi cromosomi si annidava uno spirito poetico che, a distanza di qualche secolo, io sono riuscito a far sbocciare, stante che Google mette le mie "Capriole" al primo posto quanto a poesie per bambini. Ma tu dove abiti? Io dalla Lucania mi ritrovo ora in Lombardia, diviso tra Varese e Tradate, tu invece? Grazie del messaggio e, sperando di provare il piacere di rileggerti ancora, ti invio cordiali saluti. Antonio Carcuro"
E
Viviana mi fa provare un'altra volta il piacere di leggere questa sua
mail:
Oltre alle riflessioni fatte con Viviana, qualche altra considerazione finale merita l'argomento. La prima è che, forse, non aveva torto quella mia parente banzese ad affettare atteggiamenti sussiegosi da famiglia nobile. Poi, esprimere il rammarico di essermi perso l'opportunità di conoscere qualche nobile Carcuro greco di Corfù. Infatti nel maggio 1991, in crociera da quelle parti, ebbi modo di passeggiare proprio tra le strade di quell'isola: ad averlo saputo prima, avrei prestato attenzione per vedere che non ci fosse qualche stemma nobiliare su qualche frontone di palazzo. Avrei, inoltre, anche osservato attentamente le insegne dei pubblici locali: se, tra le varie Papadopulos, Andreas, Loukas, fosse apparsa anche qualcuna tipo Giulios (meglio ancora se Giulianiddos), sarei potuto entrare sicuro di essere servito da un mio parente.
Ma io non mi sento di escludere in assoluto che neppure Platone, nato quattro secoli prima di Cristo, potesse essere un mio parente, almeno (e forse con maggiore probabilità) che lo possa essere stato Teeteto, matematico amico di Platone. Che possa essere discendente di Platone, ne rinvengo indizio significativo nel fatto che anch'io, come lui, ho la fronte ampia (Platone infatti non è il suo cognome bensì un soprannome impostogli in ragione della dimensione della fronte), sono poeta e filosofo, ho uno stile letterario maestoso. Che possa essere invece parente di Teeteto - stavolta però in linea materna - un indizio più sicuro lo rinvengo nel fatto che mia madre si chiamasse Teto, cognome derivato probabilmente dal citato Teeteto. Non per nulla mia madre mi diceva di essere stata sempre molto brava in matematica, bravura trasmessa anche a me, se il mio maestro mi incaricava di far ripassare le tabelline ad alcuni miei compagni di scuola un po' somari.
Tuttavia, nella denegata ipotesi che le mie supposizioni siano fallaci, ci sarà il mese prossimo una Carcuro che avrà con certezza dei cromosomi ellenici: mia nipote Sophie. Lei avrà infatti i nonni paterni italiani, la nonna materna slovacca, il nonno materno greco. Sophie non apparterrà ad una famiglia nobile come quella fantasticata da Viviana, ma avrà nel suo sangue sicuramente cromosomi greci, anche se non proprio sicuramente derivati da Platone o Teeteto. Sei disposta Viviana a riconoscerla lo stesso come tua parente? Dai sforzati di farlo, in fondo, se ci credi, tutti deriviamo da Adamo ed Eva e, pertanto, lo siamo.
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19 settembre 2010