Nel rapportarti col nonno,
devi anzitutto tener presente di avere a che fare con una miniera di
storia e di sentimenti, dalla quale puoi trarre molto arricchimento: in
cambio, tu potrai dare solo un po' d'affetto, di gratitudine e di
rispetto.
Non è privo di significato che tu ti chiami proprio come lui (e sei
l'unico della famiglia): ciò ti pone in una posizione di privilegio, ma
nello stesso tempo di responsabilità ed impegno, perché il nonno
ripone in te molto del suo orgoglio, aspettandosi che tu possa onorare
nel migliore dei modi il nome che è anche suo.
A ciò aggiungi poi che sei anche mio figlio, il che non attenua, bensì
accentua il sentimento di orgoglio, sia pure accompagnato da una
particolare tenerezza ed emozione per questa sorta di miracolo che siamo
riusciti a combinare, prima lui poi io, ognuno per la propria parte.
Egli ti guarderà compiaciuto,
palpitante d'affetto e stupore, ed ogni cosa che farai (se non farà
proprio schifo) sarà per lui importante, perché ne è autore suo
nipote.
In questa particolare circostanza, poi, la tua presenza potrebbe
procurargli entusiasmo e stimolo, nuova emozione che potrebbe riempirgli
un po' il vuoto e sollevarlo dallo stato d'angoscia e tristezza attuale.
Pertanto, il rapporto che riuscirai ad instaurare col nonno è molto
importante. Peraltro non sarà difficile riuscire a sintonizzarti nel
modo giusto.
A tale scopo ti do i seguenti suggerimenti.
Comportati in modo naturale, sobrio, con l'espressione del viso
atteggiato al sorriso, sorridendo il più possibile.
Tieni presente che il nonno non ci sente bene, perciò parla in modo
calmo, ma senza urlare, affinché possa comprenderti: scandisci bene le
parole, aiutandoti, ove possibile, anche con i gesti.
Se sei costretto a ripetere qualche volta le stesse cose, non
spazientirti, piuttosto sorridi benevolmente, in modo che non si senta
preso in giro.
All'arrivo, non limitarti a salutarlo col solito banale e superficiale
bacio, ma abbraccialo calorosamente per qualche secondo, dandogli lunghi
e ripetuti baci, prendendogli la testa fra le mani.
Non mancare di trovare l'occasione di fargli qualche carezza e dargli
qualche bacio: per esempio al mattino, od alla sera quando va a letto.
Se, sicuramente, raccontandoti della nonna si commuoverà e piangerà,
evita di piangere anche tu, fatti vicino e, mettendogli una mano sulla
spalla, dandogli qualche bacio, facendogli qualche carezza, digli che
gli vogliamo bene.
A tavola va bene che già sei lento come lui, ma cerca di fargli un po'
di cerimonie e di rivolgergli l'attenzione: versandogli garbatamente da
bere, incoraggiandolo a mangiare, facendo sempre favorire prima lui e
sforzandolo di prendere un po' di più di ciò che si mangia.
In particolare, se qualche volta volesse versarti qualcosa dal suo
piatto, non disgustarti: il nonno è pulito, sano ed il suo alito non è
cattivo.
Se alla sera esci, portati il pigiama e le ciabatte giù, in modo da
evitare di fare rumore quando torni; non accendere le luci, non andare
in bagno (eventualmente va' a pisciare sulla strada verso Genzano, poco
"oltre la curva", che è anche il titolo di una mia poesia ed
il posto che me l'ha ispirata, non però mentre pisciavo).
Cerca sempre qualche spunto per conversare col nonno, soprattutto a
tavola; mostrati interessato alle cose che ti racconta; scherzaci; fai
qualche partita a carte dopo pranzo o cena.
Se ti farà domande sui tuoi genitori, non dirgli cose che possano
dispiacergli, non parlare male di nessuno (anche se dovessi pensarla
diversamente).
Se il nonno si avvicina mentre studi, non mostrarti disturbato, anzi,
solleva subito lo sguardo verso di lui, dando da intendere di gradire di
fare una pausa; fagli capire eventualmente, sforzandoti di riuscirci,
ciò che stai studiando: sicuramente ne avrà curiosità.
Se ti volesse, potresti dormirci anche insieme: l'ho fatto anch'io: il
nonno non puzza e qualche russatina non ti impedirà di dormire.
Naturalmente andrai al cimitero: la prima volta porta dei fiori (spendi
10.000 lire) che riporrai delicatamente e garbatamente nel vassoio.
Raccogliti assorto in silenzio innanzi al loculo, anche se ci sono altre
persone, metti le mani congiunte e concentrati col pensiero a ricordare
la nonna e ad esprimere per lei qualche pensiero gentile.
Rimani così almeno un minuto e, se ti viene da piangere, non
trattenerti, fallo liberamente senza vergognarti, sia pure in modo
composto.
Al cimitero potresti andarci spesso, anche ogni giorno: è bello e ti
dà delle sensazioni profonde: la nonna, in qualche maniera da dove si
trova, te ne sarà grata. Quando vieni via dalla nonna, congedati
facendo il gesto di mandarle un bacio con le mani.
Se per caso dovessi andarci col nonno, quando siete innanzi al loculo
mettiti al suo fianco (avendo il nonno sulla tua destra) e posagli una
mano sulla spalla. |