COME UN EPITAFFIO

Non intendevo scrivere poesie
era con le carezze
non con le parole
che volevo rivolgermi
a te
perché si sa 
chi scrive poesie
è assai poco felice
atteso che esse non sono
nemmeno un surrogato
della felicità e dell'amore
sono la negazione
della felicità e dell'amore
il sintomo conclamato 
del tormento
sono come singhiozzi silenziosi
d'un bambino che piange
il monumento d'un eroe 
caduto in guerra 
che invece
desiderava tanto la vita
e per la quale 
avrebbe rinunciato volentieri 
a vedere onorata la sua memoria

ho finito invece
con lo scrivere 
solo poesie
tante
come un prolisso epitaffio
sulla tomba d'un amore
mai nato.

26 marzo 2006

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