CON LUNGHE BRACCIA

 

 

Il grande mistero

quello davvero vero

 

non è mai diverso

è sempre l'universo

 

vorrei esplorarlo

vorrei indagarlo

 

con lunghe braccia allora

e dita più lunghe ancora

 

vado a rovistarlo

come in una tasca a frugarlo

 

della giacca o dei pantaloni

distinguendo nel buio a tastoni

 

tra le galassie sterminate

le stelle vecchie da quelle appena nate

 

le conto sono miliardi di quintilioni

miliardi di trilioni sono le costellazioni

 

al tatto sento delle stelle assai strane

sono le stelle bianche e quelle rosse nane

 

le dita s'impigliano spesso in buchi neri

esclamo non sono fantascienza sono veri

 

in uno di essi un corpo celeste s'è ficcato

lo spingo col dito e dalla tasca è cascato

 

finisce tra i miei piedi e se la vista non erra

sembra un pianeta sì esso è proprio la Terra

 

per averne più sicura certezza

vi cerco la mamma per una carezza.

 

06 ottobre 2011

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