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Appena la sera esordisce ed il cielo in alto imbrunisce svanendo ogni ombra del giorno si levano di fronte a mezzogiorno in alto su in cielo lesti due luminose creature celesti: Saturno ed il fratello Giove che si vedono da ogni dove mentre iniziano la passeggiata per le vie della volta stellata intanto tra loro conversando facendo ironia e scherzando.
"Giove tu sei una stella mancata ma se lo fossi stata come ti avrei chiamata? Da astro lucente di stella non avresti potuto essere mia sorella allora appropriato credo sarebbe stato col nome zia averti appellato".
"Bravo hai una mente geniale ed avrei fatto così il sistema gioviale i quattro pianeti al sole più vicini sarebbero diventati tuoi cugini".
"Giove tu sei più grande di me ma io ho tre lune più di te tu ne hai una meno di ottanta io invece otto meno di novanta ed alcune di loro fanno pure da pastore curando che i dischi girino senza errore".
"Qualcuna di queste me la potresti prestare? Sai le mie lune vanno spesso a pascolare e possibilmente vorrei scongiurare che ad Europa non venga l'ardimento di fare al suo gregge un tradimento: andare a conoscere in missione segreta la sua omonima su quell'altro pianeta. Com'è che si chiama? Ah sì Terra dove gli umani fanno sempre guerra".
" Ma che esseri strani saranno costoro! "Guarda guarda ne vedo uno di loro ci sta osservando da laggiù: ha due occhi aperti e un naso in su".
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23 luglio 2020