E' NATA UNA STELLA!
Si chiama www.marottabanzi.com,
è una supernova dell'ultima generazione ed è appena nata nel firmamento web
di/su Banzi. L'annuncio lo ha dato una cometa apparsa nella costellazione di
Orione, anzi di Ursone,
che invita a contemplarla "spesso", tanto bella e splendente essa deve
apparire, ed alla cui luce impallidiranno gli opachi asteroidi che tentavano di
lambire l'orizzonte del cielo di Banzi, che potrà così rifulgere in tutta la
sua grandiosità badiale ed archeologica.
L'evento era atteso, perché su Banzi pullulavano ormai
troppi siti, ma - fatta eccezione per quello ufficiale - nessuno interpretava
l'autenticità dell'anima bantina, della sua storia, ne descriveva la sua
magnificenza e nobiltà, frutti bastardi com'erano di "disletterati".
Ed ecco allora la rivendicazione di chi può vantare di avere la primogenitura
letteraria di Banzi, per essere stato il primo a scrivere un libro su Banzi (“Banzi
nelle testimonianze storiche e letterarie”), oltre che i pertinenti titoli di
studio di Maestro, Professore in Lettere e Dirigente Scolastico che si evincono
dalla sua autopresentazione: sarebbe stata però questa più completa se avesse
indicato anche la denominazione della scuola elementare dove è stato
"forgiato", anzi lui solo "formato", perché aveva
uno zio maestro ed un altro monaco, pur potendo già bastare anche solo il padre
cantoniere.
Quando vado a trovare i miei genitori (raramente purtroppo
adesso), questi lo incontro sempre, e puntualmente mi ricordo di quella volta
che mia madre dovette implorarlo non poco per evitare che ci comminasse una
contravvenzione. Stavamo all'incirca "ammont
alla tabbell" a cavare lampascioni sul ciglio di strada, quando
arrivò infuriato, tirando fuori il blocchetto per farci il verbale, ma noi
ignoravamo in quale infrazione fossimo incorsi (forse avevamo fatto finire un
po' di terra nella cunetta). Tuttavia, quando lo incontro adesso, non gli voglio
alcun male, anche perché quell'episodio è più che compensato da una
bell'azione di cui ho beneficiato da suo fratello Padre Marcellino, che Donato
Cavalieri (mio compagno di scuola) un giorno ai primi di settembre del 1969 tirò
giù dal letto quasi nottetempo per accompagnarci con la sua macchina a Palazzo
San Gervasio a sostenere l'esame scritto di riparazione di francese, perché
avevamo perso il pullman.
Comunque, ritornando alla neonata stella, accoglierò
senz'altro l'invito dell'"Amico di Ursone", di andarla a visitare
spesso, per vederla come crescerà in brillantezza, solo starò attento ad evitare di farmi
aggravare la sindrome ansiosa che già mi ha preso nell'andare ripetutamente a vedere
quando verrà finalmente inserita nel sito ufficiale di Banzi almeno la pagina degli
uffici comunali con relativi numeri di telefono, fax ed indirizzo e-mail (per
citare solo una macroscopica lacuna), che è ciò che interessa veramente ai
cittadini e visitatori del sito (il 90% delle pagine collegate ai link sono in
allestimento, di prossima attivazione, o roba del genere), non contemplare le
facce degli amministratori, asciugando caso mai a qualcuno anche le lacrime
sgorgate per la commozione provata nel conferire le cittadinanze onorarie.
Colgo l'occasione, poi, per invitare qualche "Ursoniano"
a porgere i miei auguri alla Pro Loco per i suoi trent'anni .
Grazie alla foto inserita nella pagina di celebrazione
dell'evento dedicatale, ho potuto vedere alcuni volti di banzesi. Della mia mancata cugina
Filomena: non ti offendi se non ti appello con professoressa, e neppure con
"donna"? Del resto mi pare che "donna" Filomena non te
l'abbia fatto sentire mai nessuno risuonare nelle orecchie. Così come all'altro mio mancato cugino Francesco nessuno
gli ha fatto sentire "don", fatta eccezione per una volta che lo
appellò il mio
dirimpettaio "Mastron". Ma voi l'avreste immaginato come si sarebbe
sentito ad udire siffatto suono un professore di matematica comunista? Con ogni
probabilità non gli sarebbe venuto più spontaneo salutare le persone alla
fascista.
Poi ho visto anche un mio parente (questa volta vero, non
mancato) anche se solo di settimo grado, un grado che, tuttavia, la legge non prende in
considerazione per un'eventuale trasmissione dell'eredità per via legittima, in
mancanza di parenti più stretti, devolvendosi l'eredità allo Stato oltre il sesto grado
(la questione però non si pone perché ognuno ha i propri eredi). Come
la tradizione vuole, anch'egli, in quanto dirigente scolastico, ha pubblicato la
propria versione di storia su Banzi. Adesso manca la versione di storia del
terzo dirigente scolastico di Banzi. Io trepiderò dall'attesa di vedere
quest'altro libro e ciò, purtroppo, non potrò evitare che diventi un ulteriore
motivo di aggravamento della citata sindrome ansiosa.
Vedendo insieme i due dirigenti scolastici della foto, mi
viene da chiedermi: perché non si mettono insieme a fare politica? Non si
candidano, l'uno o l'altro (più l'uno che l'altro, non riuscito questo eletto
neppure consigliere nel 2004, ma per subdolo boicottaggio di qualcuno) a Sindaco nelle prossime elezioni comunali?
Non so, tuttavia, se agli elettori banzesi vadano a genio i
dirigenti scolastici (meno male che io non ho più diritto di voto la!).
Ma se la partita si giocasse fra gli ultimi tre sindaci (dedotto già il voto
che mio padre non potrebbe più dare alla lista Vertone), scommetto
che Garzillo recupererebbe anche quegli altri dodici voti residuali di scarto
precedente, non costituendo di certo impedimento alla sua vittoria né i cortei
storici, né le cittadinanze onorarie di cui potrà vantarsi il sindaco uscente.
Ciò perché, giacché ogni mondo è paese, anche Banzi, come
Gemonio, vuole avere il suo Bossi: chi meglio di Garzillo gli assomiglia e ne
interpreta il ruolo? A ben considerare, uno come Peppino è l'espressione più
autentica della democrazia, della gente, del popolo; ed un cittadino trova più
agevole rapportarsi ad uno come lui che ad un superletterato. Mi si potrebbe
obiettare che la gente può essere rappresentata allora anche da uno come Vertone.
Giusto, ma lo ha fatto una volta e può bastare, la gente ne sarà stufa.
Benintesi, questo è solo un pour parler, pur tuttavia sono
disposto già ad accettare scommesse su chi vincerà le prossime elezioni. Anzi,
quasi quasi preparo già la commemorazione funebre per il sindaco uscente, senza
più bisogno di aspettare che quel mio segreto amico mi comunichi chi abbia vinto
(anche perché non sono sicuro che lo faccia ancora).
Peppino, goditi pure le tue francesi, che la consiliatura di
Banzi è quasi al giro di boa. Anzi, per rendere più certo il suo successo, quasi
quasi mi trasferisco la residenza a Banzi in prossimità delle elezioni, per far
sì che lo scarto di svantaggio di partenza possa scendere ad 11 voti. Ad una sola
condizione però: che in cambio non mi chieda di venire a fare il segretario e
che ti ritenga libero di scegliere chi vuoi, anche se una parolina nell'orecchio
te la sussurrerei al riguardo volentieri.
Ma adesso debbo chiudere bruscamente questa pagina, perché debbo andare urgentemente ad aggiornare due pagine del sito: "altri siti di
banzi o di banzesi" - con l'aggiunta di www.marottabanzi.com
e www.amicidiursone.it e, soprattutto, per evitare possibili querele per
lesa maestà alla dirigenza scolastica banzese, quella relativa ai
"Primati di Banzi", perché non so quanti paesi possano vantare di
aver dato i natali a ben tre dirigenti scolastici.
Con permesso, torno subito!
(21 settembre 2006)