ED IL CAPO-TAVOLO DIVENTO' PRESIDENTE
... sempre del tavolo, grazie al ministro Bondi

Secondo voi, il ministro per i beni e le attività culturali Sandro Bondi - nominato nella carica da Silvio Berlusconi durante il suo terzo mandato da premier conferitogli nel 2008 dalla maggioranza belante del popolo italiano - per quale merito particolare sarà consegnato alla memoria dei posteri?

Perché, incontrandosi come ospite con Antonio Di Pietro al talk show "Ballarò", lo aggrediva in modo furibondo, ripetendogli come un disco rotto "lei mi fa orrore, lei mi fa orrore, lei mi fa orrore" (... andate voi avanti ad libitum)? 

Perché sotto il suo ministero avvenne il crollo della "Casa del Gladiatore" a Pompei, comportandogli ciò una mozione di sfiducia, tuttavia respinta - anche questa come quella precedente contro Berlusconi - perché il deputato Scilipoti, fatto eleggere da Di Pietro, tradì in seguito il fondatore di "Italia dei Valori" vendendosi a Berlusconi?

Perché Sandro Bondi era un ministro poeta?

Perché Sandro Bondi veniva citato da Berlusconi in una delle sue tante barzellette, nel caso di specie grossomodo la seguente? "Bondi, in missione in Africa, finisce catturato da una tribù indigena. Il capotribù gli chiede: "Preferisci essere impiccato o fare il bunga bunga?". 

Sapendo Bondi cosa fosse il bunga bunga (perché glielo aveva già insegnato Berlusconi), e consapevole che, fatto esso con le enormi proboscidi dei neri africani, avrebbe comportato comunque un supplizio dall'esito letale, non esitò un attimo a rispondere: "Preferisco  essere impiccato. "Va bene - risponde il capotribù - però prima facciamo lo stesso un po' di bunga bunga".

Potrebbe anche essere, anzi lo sarà certamente, che Bondi sia ricordato per qualcuno di o tutti tali motivi. Tuttavia, io ne voglio indicare uno aggiunto che potrebbe concorrere a fermare il suddetto ministro sull'orlo del precipizio dell'oblio: eccolo.

Sandro Bondi, in data 04 marzo 2010, ha emanato un decreto col quale viene disposto di riconoscere i gruppi di musica amatoriale e popolare come d’interesse comunale, in occasione del 150° de l’Unità d’Italia; costituendo a tale scopo un "Presidente di Tavolo", nominato nella persona di Antonio Corsi .per coordinare l'iniziativa relativa a tale riconoscimento. 

Questi ha invitato gli oltre 8100 presidenti dei consigli comunali della nazione a convocare i consessi tutti il  medesimo giorno (martedì 18 gennaio) ed alla medesima ora (17,30) per far deliberare il suddetto riconoscimento, come se prima non fossero già riconosciuti d'interesse comunale dai rispettivi enti.

La proposta si palesava tanto unica quanto strampalata nel sue genere perché, per essere attuata, richiedeva non solo una trasgressione al rispetto delle competenze stabilite dall'ordinamento per gli organi comunali (ma ciò è poca cosa),  richiedeva anche di avere il dono dell'ubiquità, perché altrimenti, come sarebbe stato possibile convocare contemporaneamente  i  consigli dei quattro comuni che hanno un unico segretario, come quelli dove presta servizio il sottoscritto?

Giacché, tuttavia, l'ubiquità è una dote soprannaturale posseduta solo dal Padre putativo di Gesù, l'invito del presidente di tavolo nominato dal ministro poeta non poteva non rimanere disatteso. 

Così, col sindaco di Bognanco, per quanto proprio in questi giorni si stia lì festeggiando in  pompa magna il centenario della fondazione della banda "Corpo Musicale Santa Cecilia", e l'occasione poteva essere ghiotta per una festa popolare, abbiamo convenuto di inviare all'incaricato di  Bondi una semplice delibera di giunta: se vuole godere, si accontenti di quella delibera - abbiamo detto - se invece non gli basta e vuole godere di più, vada a fare il bunga bunga con Berlusconi.

Il sindaco di Druogno, invece, non ha voluto lasciarsi sfuggire la propizia occasione. Ed allora egli, sebbene in ritardo, ha convocato addirittura il consiglio comunale per oggi domenica ore 10,00 per effettuare il riconoscimento solenne dalla banda del paese e della "Corale Parrocchiale", con pranzo offerto a tutta la popolazione. 

Ed allora il segretario di quel comune che fa? Fa che lavora senza soluzione di continuità per due settimane di fila, peraltro senza spiacergli minimamente ciò. Perché egli, così, si è alzato stamattina alle cinque e mezza per riuscire ad arrivare puntuale a Druogno alle 10,00. Durante il tragitto per andare a prendere il treno a Gallarate, ha potuto ammirare le stelle. Nel tratto percorso a piedi per giungere in stazione ha potuto sentire "Il Gallo di Gallarate" cantare ancora. Infine ha potuto trascorrere quasi una giornata intera fuori di casa, grazie allo sciopero dei treni.

Adempiute le formalità in sala consiglio - dove vi sono giunto con qualche minuto di ritardo, atteso con trepidazione oltre che da sindaco e consiglieri  anche  da banda e coro - i convenuti (eccetto me che non ho ritenuto opportuno accettare l'invito), si sono trasferiti prima in chiesa, dove questi ultimi hanno allietato la messa, poi in un'altra sala (quella del ristorante), dove Francini - sindaco, nonché presidente della mega Comunità Montana Valli dell'Ossola - l'avrà fatta da padrone, sedendosi insieme agli altri commensali certamente anche come capo-tavolo.

Ma col decreto suddetto, il ministro Bondi ha operato un'evoluzione semantica del capo-tavolo e, forse con l'intento di nobilitare ed istituzionalizzarne la figura, lo ha trasformato in "presidente del tavolo", coniando così una nuova poltrona, con un bello sberleffo ai colleghi Brunetta e Calderoli, propugnatori della economicità e della esemplificazione ... ma solo quelle ricadenti sulla testa dei dipendenti pubblici..

Il 27 di questo mese di gennaio è stato "il giorno della memoria", Bondi probabilmente, con la trovata di far convocare tutti i consigli comunali d'Italia il 18 ha inteso ricavare un giorno per la memoria anche di sé stesso, atteso che nelle deliberazioni da assumere (la cui bozza è stata redatta da chissà quale mente eccelsa del suo apparato e proposta/imposta ai consigli comunali) il suo nome spiccava in tutta evidenza.

Che Bondi ci sia riuscito o meno nell'intento non lo so, è certo invece che per me diventerà un giorno memorabile oggi 30 gennaio, perché non potrò non ricordare nel resto dei miei giorni questa seduta di consiglio comunale fatta di domenica mattina a Druogno, che mi ha offerto l'opportunità di alzarmi alle cinque e mezza, ammirare le stelle, sentire "Il Gallo di Gallarate" cantare ancora, trascorrere quasi una giornata intera fuori di casa per lo sciopero dei treni, infine e soprattutto perché ho scoperto (anche se non documentato perché le deliberazioni le ho scritto a modo mio senza copiare quelle volute dal ministro) che Bondi ha creato (per fortuna non anche generato) "Il Presidente del Tavolo".

Penso che, se Giuseppe Garibaldi avesse saputo che, per festeggiare il 150° de l'Unità d'Italia, il ministro Bondi avrebbe emanato questa insulsaggine di decreto per attribuire a qualcuno la carica di "Presidente del Tavolo" e glorificare sé stesso facendo assumere 8100 deliberazioni "bondi  bondi," non escluderei che, di fronte al dilemma "qui si fa l'Italia o si muore", avrebbe preferito anticipare il suo ritorno a Caprera ed andare a zappare la vigna.

 

30 gennaio 2011
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