IL
QUARTO RE MAGIO
... non portò né oro, né
incenso, né mirra
in dono egli portò solo
birra
Lemme
lemme adagio adagio
infine arrivò pure il quarto Re Magio
giunse
soave e bello or or poc'anzi
in
groppa al suo cammello giunse a Banzi.
In
dono non aveva né oro né incenso
aveva
birra e la diede subito a Vincenzo
poi
volendo esser equo e imparziale
un
bel bicchiere offrì anche a Pasquale.
Peppino
era lì incantato a guardare
mi
posso - chiese - anch'io dissetare?
E
il Re Magio generoso nonché cortese
tò
un boccale puoi farti pure una francese.
Quando
si trovò poi di fronte un amicone
non
potette non offrirgli un boccalone
ma
com'egli ne assaggiò una "stizzina"
"cus'
l'è" - disse - birra alla spina?
E
stizzito non meno che contrariato
protestò
la birra la bocca mi ha bucato
ed
urlando di dolore a più non posso
il
boccale sul Re Magio rovescia addosso.
Il
Re Magio pieno di stupore e meraviglia
c'è
ancora un bicchiere chi se lo piglia?
Nessuno?
Allora questo bicchiere tocca
all'autore
di questa bislacca filastrocca
e
rivolgendosi al maggiordomo Massaro
tienilo
per quando torna il tuo vicino caro
ma
egli a Banzi non ritorna più
la birra
maggiordomo puoi berla tu.