LA LUCANIA
La Lucania, denominata ufficialmente
Basilicata, è una regione dell'Italia meridionale, compresa tra la Campania a
ovest, la Puglia a est e la Calabria a sud. È l'unica regione italiana ad
essere bagnata da due mari: dal Tirreno per un breve tratto (golfo di Policastro)
e per un ampio tratto dal mar Ionio (golfo di Taranto). Ha una superficie di
9.992 km² e 611.155 abitanti, con una densità di 61 abitanti per km².
Comprende soltanto due province - Potenza, capoluogo anche regionale e
Matera - e131 comuni, di cui 100 comuni nella provincia di Potenza, 31 in quella
di Matera.
La Lucania è una regione quasi completamente montuosa. L'idrografia è
abbastanza sviluppata, ma i fiumi hanno per lo più carattere torrentizio. Il
clima è mediterraneo, con inverni miti ed estati calde (oltre 25 °C).
Dopo la grande emigrazione degli anni sessanta, si è avuta una ripresa
demografica, con un contemporaneo spostamento degli abitanti dalle zone più
montuose e meno industrializzate della provincia di Potenza a quelle più
pianeggianti della provincia di Matera. Nel settore agricolo, le colture
principali restano, soprattutto nel Potentino, quelle dei cereali. Discretamente
sviluppata è comunque la produzione zootecnica, nei settori ovino, caprino e
bovino.
L'industria che interessa la regione si basa fondamentalmente sul settore
estrattivo: metano e petrolio. L'attività di queste aziende è comunque da anni
in fase statica, con tendenza alla diminuzione. In aumento l'energia elettrica.
Il campo manifatturiero è caratterizzato dalla presenza di imprese di piccole
dimensioni.
Nell'alto medioevo, la regione fu teatro delle lotte tra i Bizantini, i Goti, i
Longobardi e i Normanni. Al 1175 risale il primo documento recante il nome di
Basilicata (probabilmente da basilikós, funzionario bizantino). Passata agli
Svevi, la regione si oppose a lungo, nella seconda metà del XIII sec., alla
conquista angioina, e sotto il dominio spagnolo, alimentò una ribellione
antispagnola ai tempi di Masaniello. La Basilicata entrò a far parte del regno
d'Italia dopo la liberazione da parte di Garibaldi (1860). Ma fu allora ch'essa
vide esplodere tutti i suoi antichi e violenti contrasti sociali nel fenomeno
del brigantaggio. La repressione cruenta del 1861-1865 non venne in alcun modo
accompagnata da provvedimenti atti a risanare la situazione ulteriormente
aggravatasi, forse più che altrove nel Mezzogiorno, per la concorrenza del Nord
industriale. Soltanto nel 1904 una legge speciale per la Basilicata tentò di
far fronte ad alcuni dei più urgenti problemi; ma soprattutto dall'emigrazione,
che spopolò alcune zone, riuscirono a trarre beneficio le popolazioni della
Basilicata. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, fu tra le prime regioni
italiane occupate, quasi senza colpo ferire, dagli Alleati.
Le testimonianze più notevoli dell'arte classica della Lucania. sono quelle dei
templi dorici di Metaponto, una delle città più importanti della Magna Grecia;
in particolare, le colonne superstiti del tempio detto delle Tavole Palatine (VI
sec. a.C.). Resti solenni di monumenti romani sono in tutta la regione, aspra e
montagnosa. Il primo affermarsi dell'arte cristiana nella Lucania. fu in piccole
chiese di origine bizantina, scavate nella roccia; sulle rugose pareti di queste
grotte, ignoti pittori dipinsero figurazioni cristiane in modi e forme
bizantine. Ma la Lucania. ebbe il suo momento di maggior splendore artistico al
tempo dei re normanni e svevi. Si ricordano: la cattedrale di Acerenza, il duomo
di Rapolla e quello maestoso di Matera. Il monumento più insigne della zona è
però la diruta abbazia della Trinità a Venosa. Notevoli i castelli: di Melfi,
Venosa, Monteserico tra i più importanti.