'O SURDATO  'NNAMMURATO

 

E' scesa un'altra sera
e mi ritrova ancora
nella mia solitudine:
non ha colore questa

epperò punge l'anima

mentre le guance sono
sul morbido cuscino
e le mani vagano sotto

in una ricerca vana.

L'eco impercettibile della tua voce
trasforma il respiro in una tempesta
il cuore in un campo di battaglia.

Domani prima che muoia il giorno

catturerò l'ultimo raggio di sole

per illuminare nel buio

il ricordo dei tuoi occhi

e molcire così almeno un po'

questa mia solitudine.

 

(Poesia scritta nel 1976 mentre facevo il servizio militare)

 

18 dicembre 2020