poesia doubleface
scoperta dal mio amico Gerardo
Renna e da me esibita qui in passerella
Gerardo Renna - ormai sarà noto a tanti, di quelli che leggono questo sito, quindi a nessuno - è un mio amico. Me lo ha confermato e dichiarato anche lui stesso, recentemente, formalmente e solennemente, con una raccomandata: mi ha detto che posso considerarlo ancora un suo fedele amico, nonostante sia venuto a conoscenza, a scoppio ritardato per segnalazione di qualcuno, dei diversi scritti contenuti in questo sito, in cui l'ho tirato in qualche modo in ballo, facendogli fare dei giri di valzer accompagnato dall'ironia. Sì, con una raccomandata, perché Gerardo è uno che ama rimanere ancorato alla tradizione e predilige, ad esempio, il postale per ritornare a Banzi ed andare poi al mare a Margherita di Savoia; la posta raccomandata (portata sempre dal postale) per comunicare col suo vecchio amico, ovvero con me, che poi me sarei io, cioè (per i duri di comprendonio) colui che sta scrivendo questa pagina. A me invece le raccomandate non piacciono affatto, perché, come ho scritto in non mi ricordo più se in qualche pagina di tema a scuola, oppure di questo sito, mi fanno venire una certa apprensione, essendo risaputo che il più dello volte, nella migliore delle ipotesi annunciano qualche noia, nella peggiore un brutto guaio. Tuttavia, non posso non soprassedere e non sopravvivere alle raccomandate, figuriamoci poi a quelle del mio amico Gerardo, che non possono certo diventare motivo di rottura di un'antica, sacra amicizia. Oggi sono andato a ritirarne appunto una. Mi è costata una certa fatica, perché (se Gerardo aprisse ogni tanto questo sito, avrebbe capito dalla poesia "Il posto davvero felice", pubblicata il 17 agosto scorso, che ho cambiato casa e paese) ho dovuto fare, tra andata e ritorno, oltre sessanta chilometri ed un'attesa di un'ora per poterla ritirare. Ma, quando ho visto maneggiare la busta dall'addetta postale (grazie alle tante raccomandate di Gerardo mi ha riconosciuto senza chiedermi neppure l'esibizione della carta d'identità), ho avuto subito una sensazione di sollievo per lo scampato pericolo, perché dallo "St.mo Dr. Antonio Carcuro", visto scritto nell'indirizzo, ho arguito che, evviva, era ancora il mio amico Gerardo che mi scriveva! Apro subito il plico per fiutare quale fosse la news - l'ennesima sua poesia dal titolo "Al mio paese100" ... e lode (n.d.r.), la pubblicazione di un'altra sua poesia nel giornalino parrocchiale di Funo, da questo ritagliata ed allegata, l'annuncio della scomparsa prematura di un altro banzese, un ripensamento circa il mantenimento del nostro rapporto di amicizia con conseguente dichiarazione di sua rottura - ed invece, leggendo, leggendo ... guardate sotto la sorpresa che mi riserva ad un certo punto (scritta così anche in riferimento al grassetto).
"Caro Tonino Rovistando fra i miei scritti del passato (mai dimenticato!) mi è balzata inaspettatamente agli occhi una tua piccola composizione: una breve, ma efficace poesia di una sera autunnale (anche se intitolata "SERA INVERNALE") nel nostro piccolo borgo. Credo che questa sia la prima delle tantissime da te composte successivamente. Ricordo bene come queste due poesie (la tua e la mia), che qui accludo, siano sorte. Una sera del mese di novembre del 1968, ci trovammo momentaneamente in casa mia, al n. 85 di via Carlo Poerio a Banzi. Ad un certo punto tu mi dicesti: "Componiamo una poesia ciascuno sull'inverno?" Io dissi: "Va bene". E così ci mettemmo subito all'opera. Ed è così che, seduta stante, queste due nostre poesie videro la luce! Tante altre, sia io che tu, abbiamo poi composto, ché tanti, molti, sono gli anni che d'allora sono passati."
La scoperta fatta da Gerardo ha davvero del sensazionale. Prima di tutto perché penso sia il primo caso in assoluto di una poesia siamese, o "doubleface", anche se, balza subito agli occhi, che la faccia principale è quella composta dal maestro sarto Gerardo, mentre quella mia rappresenta solo una variante di bavero e pensili d'un garzone. Poi, perché sono contento di far parte di questo aneddoto storico, sì che, quando Gerardo Renna avrà raggiunto la meritata fama olimpica e tanti si affanneranno a ricercare episodi della sua vita da inserire in biografia, pure il mio nome, almeno come comparsa, potrà forse figurare immortalato. Intanto, non posso non adoperarmi a che ciò possa accadere quanto prima, facendo vedere la luce anche in questo sito alla poesia "doubleface" generata e non creata, anzi creata e non generata, nel novembre 1968 a Banzi in via Carlo Poerio n. 85.
Caro lettore, se ti è stato "dolce il naufragar" in questa pagina, non mancare di ritornarci presto, per goderti il privilegio delle news contenute nella prossima raccomandata del mio amico Gerardo. Ti chiedo però una cortesia: potresti dirgli che la raccomandata me la mandi tramite PEC? Questo è il mio indirizzo: antonio.carcuro@postacertificata.gov.it. La raccomandata avrebbe lo stesso valore, con aggiunto un reciproco vantaggio: Gerardo risparmierebbe cinque Euro di spedizione, io una mattinata ed un viaggio di oltre 60 chilometri per andare a ritirarla. Rassicura Gerardo che ciò che mi manda, anche per posta ordinaria, glielo pubblico lo stesso su questo sito. Signor naufrago, guarda che se non raccomandi Gerardo come deve spedirmi le raccomandate, ti auguro di fare un naufragio vero nel mare, sì da non poterti incontrare più... a meno che non debba essere io tanto sfigato da vedermi costretto a concederti un po' di riposo nel giardino antistante la mia casa in mezzo al mare dove sono andato ad abitare ultimamente.
E, prima che scappi definitivamente, un'altra cortesia ancora, questa davvero l'ultima: se, per caso, invece di ritornare a naufragare in questa pozzanghera di web, o di andare nel grande mare pieno d'acqua e di pesci, finissi addirittura nell'abisso dell'oceano senza fine dell'aldilà, ti consegnerei questa mail da recapitare a Due Compari, Non mancare poi di salutarmeli entrambi e di fare anche i miei auguri a Michele, ricorrendo oggi il virtuale 99° compleanno che avrebbe compiuto in questo mondo, una delle "doubleface" della vita, per rimanere in tema col titolo di questa pagina. Oggetto:
Saluti
Domenica
25 settembre 2011 Da:
"Toni Rastelli" <tonirastelli@gmail.com> Buonasera,
mi chiamo Toni Rastelli e Le scrivo da Teramo in merito alla Sua poesia dei
Due Compari: è semplicemente bellissima. Anch'io avevo un Compare incredibile
che, purtroppo, poco tempo fa è volato in Cielo. Un giorno, per caso, ho
trovato i Suoi versi in rete e li abbiamo letti. Lui era veramente molto
contento, la ricordavamo spesso. Volevo semplicemente chiederLe se posso
copiarla ed incollarla sul mio profilo di Google +, mi farebbe tanto piacere.
La ringrazio anticipatamente per
la Sua risposta e Le porgo i miei più Toni
Rastelli
Avuta da me l'autorizzazione richiesta, proprio mentre sto per pubblicare questa pagina, mi giunge un'altra email da Toni, con la quale mi comunica il link dove ha inserito la mia poesia "Il Compare Michele Rigato". E' http://www.youtube.com/watch?v=HlPZriWR_yc&feature=youtu.be, ed il video è accompagnato dalla seguente presentazione: "Oggi
voglio condividere i versi di una bellissima poesia, scoperta in maniera del
tutto casuale, "navigando" nel Grande Mare di Internet. Grazie, Toni, per le belle parole ed il valore aggiunto della musica: mi hanno procurato una rinnovata più forte emozione. E grazie anche all'amico Gerardo per lo spunto iniziale offertomi con la sua raccomandata a comporre questa pagina.
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01 ottobre 2011