POVERE LE TUE MANI

Povere le tue mani
che mentre le guardi
ti ricordano quanto
abbiano desiderato
avere tra loro il mio volto
per esaltare la capacità
di fare le carezze più delicate

povero il tuo sguardo
che come l'acqua d'una cascata
limpida fresca spumeggiante
era già sul ciglio della mia anima
entusiasta di riversarsi dentro

povera la tua voce
che si effonde intorno
a cercare orecchie
che sappiano captarne
la dolcezza del suono
spegnendosi nel vuoto
sempre inutilmente

povero il tuo cuore
che spesso ti chiede
quando può emettere
dei battiti d'amore
e tu lo costringi arcigna
a battere solo per dovere.


06 gennaio 2006

LATRATI   HOME PAGE