SERA D'AGOSTO A BANZI

Le strade avvampano ancora
del calore sprigionato dalle case
e si popolano qua e là
di gruppi del vicinato;
la piazza brulica di persone
con tanti mariti dall'aria trionfante
che fanno a gara a mostrare
la loro immensa pancia
e la signora elegante;
incontri il nuovo sindaco
che altezzoso non ti saluta più
e quello vecchio che ti allunga
appena un po' la mano:
poi cambio spettacolo
e me ne vado al buio oltre la curva
all'appuntamento con grilli e stelle.

I bagliori del fuoco delle ultime stoppie
rischiarano il fondo buio della valle;
la Via Lattea vorrebbe pennellare
sui neri campi bruciati ed arati
un po' del suo biancore;
per refrigerio viene servita all'orizzonte
mezza fetta di rossa anguria
(quando si leverà più alta acquisterà
un colore adeguato al suo status
di corpo celeste);
neppure una cometa
ho visto solcare il cielo;
intercetto poi la stella Polare:
tra una settimana
le sarò andato già incontro.

Domani i campi saranno ancora più neri;
mio padre gemerà ancora di più per il troppo caldo
e nessun refrigerio potrà darci la notte
perché ormai l'anguria si sarà ridotta
a poco più di una buccia.

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