SULLO SCALONE DI CASA

Sullo scalone di casa
ci si siede ancora
come una volta bambini
od il contadino alla sera 
per rinfrancarsi 
dalla dura giornata di lavoro
o forse il reduce tornato dalla guerra.

Ma quello stare seduti così
non è diverso neppure
dall'inginocchiarsi del prete
davanti all'altare
sebbene in raccoglimento
innanzi al mistero della vita
anziché a quello della fede.

Ti si accosta vicino qualche altro "reduce"
sembra avere bisogno di consolazione anche lui
e sul volto leggersi ancora la voglia di giocare
a nascondino 
oppure ad acchiapparsi
ma ora non più con lo scopo ultimo
di far sentire che si sta diventando grandi
all'opposto per riacciuffare
l'infanzia della nostra vita.

08 agosto 2007

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