Ti prende per le
orecchie il vento
quando a gennaio s'infuria severo
e ti trascina per le vie del cimitero
strapazzandoti come i cipressi
che agita scuote fa curvare
inchinare gemere e sibilare
e vedi sulle tombe
solo sguardi impietriti
di morti infreddoliti
da tutti dimenticati
da pallidi lumini illuminati
senza fiori neppure artificiali
sparpagliati qua e là nei viali:
sembra quasi che il vento allora
voglia ammonirti davvero
di renderti conto quando c'è il gelo
cosa significhi stare al cimitero
e che è troppo bello
andare a portare fiori
le tombe ad adornare
quando c'è il sole
ed odi gli uccelli cantare:
non farti l'illusione
che da morti non sia
una brutta condizione:
quando ti prende la morte
diventa cattiva la tua sorte.