UNA FILASTROCCA "REALE"







Una lumaca appena dopo un temporale
mi ha raccontato una filastrocca "reale"

ad iniziare a comporre la prima rima
riferisce che è sua altezza la regina

che volge poi lo sguardo al suo re
gli dice "ora tocca continuare a te"

si solleva la corona sua maestà
ma invece del verso una nota fa

la nota ahimè esce pure un po' stonata
perché il re ha la gola raffreddata

e non passa nemmeno mezzo minuto
eee...ccì emette anche uno starnuto

i sudditi vedendo che il re sta male
scoppiano in un pianto generale

ma li rincuora lesta la principessa
che siccome è una brava poetessa

prende lo starnuto e la nota stonata
li mette insieme e compone una serenata

la serenata me la canta la lumaca così
il re è malato invece dei versi fa eee...ccì.

    Scommetto che almeno un lettore di questa filastrocca, dopo averla letta, avrà bofonchiato: ma questa filastrocca non è mica reale!
    A questo lettore io invece dico che essa è reale e come, e per ben due ragioni.
    La prima sta nel fatto che la filastrocca, come egli ha potuto constatare, è stata composta da una famiglia reale, ovverosia - in ordine - regina, re e principessa.
    La seconda ragione - non meno importante della prima - consiste nel fatto che la filastrocca è reale perché me l'ha raccontata davvero una lumaca.
    Continuo a scommettere che il lettore di prima, insisterà ancora nel sostenere non essere ciò possibile. Invece lo è davvero.
    Ciò è accaduto sabato scorso 7 ottobre 2006, poco prima di mezzogiorno. Mi trovavo a Varese. Il tempo era piovoso. Dopo aver fatto alcune commissioni, nell'approssimarmi all'autovettura per ritornare a casa, rimango folgorato da una visione: una lumaca grande quanto una casa (l'ho potuto verificare perché la casa ce l'aveva addosso) spiccava sul cofano anteriore. Ignoravo come potesse essere arrivata lì, dal momento che la macchina si trovava parcheggiata in una strada nel centro della città.
    Ma giacché vi si trovava, potevo essere così crudele da farla finire schiacciata sotto qualche ruota di automobile, se non l'avessi messa al sicuro? Sicuramente no. Allora la stacco delicatamente dal cofano, per farla sentire a suo agio, la colloco in un sacchetto della spesa dove c'era l'insalata e ci avviamo per il ritorno.
    Ma siccome c'era traffico, e dovevamo percorrere alcuni chilometri, la lumaca ha avuto tutto il tempo di fare capolino, risalire il cruscotto e piazzarsi davanti a me. Tira fuori le antenne, sulla cui cima sono collocati gli occhi e, ora con uno, ora con l'altro mi scruta. Ma ad un certo punto divarica al massimo le antenne e fissa i miei occhi con tutti e due quelli suoi.
    E' stato in quel momento che, come ipnotizzato (non riesco a spiegarmi come abbia potuto guidare nello stesso tempo la macchina) mi ha raccontato la filastrocca. Finita la quale, con un fulmineo movimento di un'antenna, l'ho vista come entrare, attraverso lo sguardo, nella mia fantasia, me ne ha rubato un pizzico, quanto bastasse per trasformare le sue due antenne in ali, e per prendere il volo.
    Ripresomi dallo stupore, frammisto a sbigottimento, e sollevato dal fatto che la macchina continuasse ad andare ancora dritta in avanti fra centomila altre automobili, mi chiedo come potesse essere accaduto ciò. Ma, ancora più stupito, vedo che la lumaca, in realtà, non era volata via e stava comodamente incollata sulla plancia del cruscotto, paziente ad aspettare - le lumache sappiamo che odiano la fretta - che il viaggio finisse.
    Dopo mezz'ora arriviamo infatti a casa e finisce anche il viaggio della lumaca. A questo punto Teresa, mia moglie, mi fulmina con una domanda (ma anche con lo sguardo): "non vorrai mica metterla nel giardino a farle divorare le foglie e distruggere le piante?" Ma siccome era proprio quella l'idea che avevo, suggeritami anche dal desiderio di vedere una così mite creatura in giro, cerco di abbattere subito la sua resistenza, ci riesco alla fine, e libero la lumaca proprio in giardino. Si aggrappa subito su una foglia di alloro, comincia la sua arrampicata, scala tutto il ramo, mi sembra di vederla contenta e felice di ritrovarsi mia ospite, e condividendo quella sua felicità, la lascio libera di andare dove vuole, togliendole lo sguardo di dosso, anche per rispettare la sua privacy.
    Debbo dire che non l'ho più rivista. Ma questa mattina è successa una cosa particolare. Vedo, infatti, che sono spuntatati sette funghi: evidentemente il giardino vuole festeggiare la sua prima settimana di vita con lui. E la lumaca è sicuramente viva, perché ho visto che i funghi sono stati assaggiati da lei. Solo che la festa l'hanno fatta stanotte, in silenzio. Peccato che non mi abbiano invitato. Secondo voi posso sperare che lo facciano per il festeggiamento della prossima settimana?


... eccola la lumaca che mi ha raccontato la filastrocca

14 ottobre 2006

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