UNA GIORNATA PARTICOLARE
Mi è venuto in
mente oggi che, verosimilmente, qualcuno degli innumerevoli visitatori di questo
sito - mediamente oltre 250 al giorno, secondo i rilievi statistici effettuati,
la maggior parte dei quali estimatori delle mie poesie - immaginandomi poeta di
professione, potrebbe essere preso dalla curiosità di sapere come trascorra le
mie giornate, pensando forse che io stia sempre con la penna in mano a
scarabocchiare parole, che costringo poi a diventare versi.
Vi posso dire che non è affatto così, e soddisfacendo questa possibile
curiosità, lo dimostro visivamente mediante una sorta di rotocalco di "una
giornata particolare", quella del 9 ottobre 2006.
Ore 8,02: prendo il treno a Gallarate, che arriva puntuale |
prima fermata Sesto Calende, si passa sul ponte del fiume Ticino |
ad Arona sale Santo La Manna |
chiacchierando quasi mi sfugge l'isola dei Pescatori a Stresa |
a Verbania saluto ed immortalo il famoso Hermann Wagner |
giungo alla stazione internazionale di Domodossola |
mi affaccio a guardare un po' |
mi dirigo alla stazione Domodossola - Locarno |
a prendere il treno per andare al Comune di Druogno |
sul ponte del fiume Toce e sullo sfondo le montagne del Devero |
si sta per arrivare al primo paese: Masera |
Domodossola, incastonata da un abbraccio di monti, si allontana |
si sale ancora più in alto e si arriva a Trontano |
riesco ad immortalare Coimo, una perla della Val Vigezzo |
ed ecco apparire nel verde la cima del campanile di Druogno |
il viale della stazione che conduce verso il centro |
la piazza di Druogno col suo campanile che si staglia in cielo |
domina la piazza il municipio dove mi reco a lavorare |
la giornata è finita, ritorno a prendere il treno della Vigezzina |
la stazione è lì vicina in fondo al viale, la raggiungo in tre minuti |
appena il tempo d'immortalare il capostazione |
che il treno fa già ingresso nella stazione |
e guardate un po' durante il viaggio chi conosco |
volete vederla meglio in un primo piano da vicino? Eccola |
Ha ragione Benigni nel dire che "la vita è bella", tanto più quando incontri una con un tale volto che ti sorride così, alla faccia delle centomila persone che ti vorrebbero finito, spacciato... non chiedetemi per favore il suo numero di cellulare, anzi, neppure come si chiama...non ve lo direi mai. |
12 ottobre 2006