AUREA APHRODITE



MIMNERMO

Cosa è mai la vita, cosa la felicità senza l'aurea Afrodite?
Vorrei morire, quando non vi fossero più per me
l'amore segreto e i dolci doni e il letto nuziale,
che sono i seducenti fiori della giovinezza...

SAFFO

Eros il mio cuore ha sconvolto
come vento che s'abbatte
sulle querce montane.

Carmina Cantabrigiensia

Si leva leggero lo zefiro
e il sole tiepido sale;
già la terra apre il grembo,
si scioglie di dolcezza.

Esce la radiosa primavera,
veste i suoi ornamenti,
cosparge la terra di fiori
e gli alberi delle selve di fronde.

Fanno le tane i quadrupedi
e i dolci nidi gli uccelli;
sopra gli alberi in fiore
cantano le loro gioie.

Quando vedo con gli occhi tutto questo
e con gli orecchi lo sento,
ahimè! per tanta gioia
mi gonfio di sospiri!

Quando siedo sola con me stessa,
pensando a ciò, impallidisco;
se d'un tratto sollevo il capo,
non sento, non vedo.

Almeno tu, dono della primavera,
ascolta e guarda
le fronde, i fiori e l'erbe:
la mia anima sospira.

LI QINGZHAO

Gioia dell'eterno incontro

Il tramonto del sole, oro diffuso,
le nubi della sera, giada sparsa,
il mio amato dov'è?
I salici si incupiscono di nebbia.
Il susino sospira nel lamento del flauto.
L'animo della primavera chi sa dirlo?
È la festa del primo plenilunio,
con più mite stagione,
ancora torneranno vento e pioggia?
Vengono ad invitarmi,
con galanti carrozze preziosi cavalli,
ne ringrazio gli amici di vino e di poesia.

Canto popolare lucano

Tre fronn' e tre fiori so' cinchi rose,
tre fronn' e tre fiori so' cinchi rose:
dormi la nenna mi', anima bell',
dorm' e ripose, dorm' e ripose.

Carmina Burana

Stava la ragazza
in tunica fiammante;
se solo la tocchi,
scoppia la tunica.
    Evviva!

Stava la ragazza
come rosellina:
splendeva nel viso
e la sua bocca fioriva.
    Evviva!

WALTER VON DER VOGELWEIDE

Mi spiega qualcuno: che cosa è amore?
Se ne so qualcosa, allora ne saprei volentieri di più.
Chi se ne intende più di me
mi chiarisca perché dà tanto dolore.
Amore è amore quando dà gioia.
Se dà dolore, allora lo si dice ingiustamente amore.
Ed io non so come lo si debba chiamare.

Se mi riesce di indovinare
che cosa è amore, allora dite: sì.
Amore è la gioia di due cuori;
se se lo dividono in modo eguale, quello è amore.

FRANCESCO PETRARCA

Da' be' rami scendea,
dolce ne la memoria,
una pioggia di fior' sovra 'l suo grembo,
et ella si sedea
humile in tanta gloria,
coverta già de l'amoroso nembo.
Qual fior cadea sul lembo,
qual su le treccie bionde,
ch 'oro forbito et perle
eran quel dì a vederle;
qual si posava in terra et qual su l'onde;
qual con un vago errore
girando parea dir: .Qui regna Amore».

GIOVANNI PONTANO

In tempo di pace, col capo incoronato,
scherzano gli innamorati col bicchiere accanto
e, in mezzo alle loro follie, Amore mesce il vino
e uno dei convitati, ricordando l'amata lontana,
canta, e mentre egli canta la folla ebbra applaude
e intreccia danze con rapido piede:
accompagna la loro ebbrezza il suono del flauto
e della lira, percossa dal plettro d'oro.

GIOVANNI PONTANO 

In tempo di pace, col capo incoronato, 
scherzano gli innamorati col bicchiere accanto 
e, in mezzo alle loro follie, Amore mesce il vino 
e uno dei convitati, ricordando l'amata lontana, 
canta, e mentre egli canta la folla ebbra applaude
e intreccia danze con rapido piede: 
accompagna la loro ebbrezza il suono del flauto 
e della lira, percossa dal plettro d'oro.


TORQUATO TASSO

Tacciono i boschi e i fiumi,
e 'l mar senza onda giace,
ne le spelonche i venti han tregua e pace,
e ne la notte bruna
alto silenzio fa la bianca luna:
e noi tegnamo ascose
le dolcezze amorose:
Amor non parli o spiri,
sien muti i baci e muti i miei sospiri.

Canti popolari toscani

Stanotte a mezzanotte mi levai,
trovai 'l mio cuore che del petto usciva;
e io gli dissi: cor, dove ne vai?
Mi disse: a veder voi che ne veniva.
Mira, il mi' core se non ti vuoi bene!
Esce dal petto e ti viene a vedere.

Guarda la luna come la cammina,
che va per l'aria e non si ferma mai:
così fa 'l cuor di voi, bella bambina;
di far l'amore non si sazia mai.

Dichiarazione d'amore scritta nell'incarto di
un 'arancia

lu sugnu Santuzza. La mala sorti mi misi, pri tutta
la vita, a ammugghiari l'aranci 'nni la carta stam-
pata di ciuri. Tu chi ti fai la vucca duci cu stu fruttu
'nduratu, veni e lévami di sti peni. Sugnu pronta a
vuliriti beni e a fàriti la serva. Mischina di mia, San-
tuzza, nuddu po' léggiri darre' di sta carta stampata
di ciuri!

Io sono Santuzza. La mala sorte mi pose, per tutta
la vita, a involgere le arance nella carta stampata di
fiori. Tu che ti fai la bocca dolce con questo frutto
dorato, vieni e levami da queste pene. Sono pronta a
volerti bene e a farti da serva. Me meschina, Santuz-
za, nessuno può leggere il rovescio questa carta
stampata di fiori.

La vigna

Bella si vu' mini cu me a la vigna,
di rose ti la fazzo la capanna,
'u litto ti lu fazzo d'ervamegna,
a capitale i cimi di li canne.
                                            (Banzi)

Bella bellina, se vieni alla vigna,
ti ce l'ho fatta una gentil capanna.
Il letto te l'ho fatto di gramigna,
e le lenzuola di foglia di canna.
In questo letto tutto gentilezza,
vieni, riposerai con dolcezza.
                                            (Toscana)

ARRIGO BUGIANI 
Sommare i tempi 
son cento e novant'anni. 
La sposa ride 
e io mi trattengo 
di carezzarla in fronte. 

Catenelle

E cinquecento catenelle d'oro
hanno legato lo tuo cuore al mio
e l'hanno fatto tanto stretto il nodo
che non si scioglierà né te né io
e l'hanno fatto un nodo tanto forte
che non si scioglierà fino alla morte.


La Tipografia Bandecchi & Vivaldi
di Pontedera
ha stampato 500 copie
di questo befanino
a richiesta di Michele e Gabriella Feo
per portare gioia e amore al cuore degli amici
nelle nozze di Giuditta Moly e Fabrizio
ai primi di giugno luminosi dell'anno 2005

GIUDITTA FEO SPOSA   HOME PAGE