... QUASI UNA CITTADINANZA ONORARIA
Oggi,
mentre al lavoro ero impegnato fuori ufficio ad effettuare la disamina di alcune
questioni col tecnico comunale, qualcuno mi cerca sul cellulare. Ma l'avevo
lasciato sulla scrivania e, solo facendovi ritorno, noto la chiamata
senza risposta. Quando vedo che ad avermi cercato era stata mia moglie, mi
preoccupo, perché siamo intesi che mi telefoni solo in caso di necessità. Mi
prende allora subito un misto d'ansia ed angoscia di scoprire quanto prima cosa
potesse essere successo.
Ma di cosa si trattava? Le prime parole di mia moglie
sembravano presagire qualcosa di grave. Infatti, lei esordisce proprio dicendomi
pressappoco queste parole: "volevo dirti che mi sono presa uno spavento
qualche minuto fa, perché hanno suonato al citofono insistentemente e sai chi
era? (... data l'ora, ho pensato al postino con qualche brutta
raccomandata...) Era il postino (... ahimè ci siamo ...) che mi ha consegnato
un pacco per te". Ed io: "un pacco!!! E lei, "sì un pacco pieno
di quadernoni che ti è stato inviato dalla segreteria del Sindaco della Città
di Thiene".
Resomi conto che la telefonata era tutt'altro che foriera di
cattive notizie, le ho rimbrottato: "mi fai spaventare per
niente!". E mia moglie: "mi piace farti avere questi
spaventi".
In realtà questo spavento è piaciuto molto anche a me,
finendolo di provare questa sera, di ritorno a casa, quando ho visto quel pacco
pieno di quadernoni, sul retro della cui copertina stampata - così come avevo
autorizzato il Sindaco della Città di Thiene - la mia poesia "E'
meglio cantare", e con una lettera d'accompagnamento dove, con gli
scontati ringraziamenti per la mia disponibilità, mi viene comunicato che
l'iniziativa "...ha trovato un'ottima accoglienza da parte dei bambini
delle prime classi".
E' stato di parola quel Sindaco, a differenza di certi
ciarlatani che ho conosciuto, tuttora in circolazione. E ciò costituisce per me un piccolo motivo di
grande soddisfazione e gioia, perché immagino quegli scolaretti che non poche volte si soffermeranno a leggere la mia
poesia, finendo con impararla involontariamente a memoria - e potrebbe essere la
loro prima poesia -, inducendoli caso mai anche, se
non proprio a cantare, a farsi la domanda: "ma chi è questo Antonio
Carcuro?"... che è poi, grosso modo, la stessa che si farà qualcuno di Banzi, piccolo o grande, ultimo o primo
cittadino che sia.
A me interessa però solo la domanda che si potranno
fare gli scolaretti di Thiene e ringraziare il loro Sindaco Attilio Schneck per
avermi scelto quale messaggero di poesia per i suoi piccoli cittadini, il che ha
per me quasi il valore del conferimento di una cittadinanza onoraria della sua
città.
Nell'annunciare in altra
pagina l'iniziativa del Sindaco veneto, avevo espresso l'intenzione di dare
in omaggio tale quadernone ai bambini di prima elementare di Banzi. Essendomene
pervenuti venti, se ce ne fosse qualcuno che lo desiderasse, posso farglielo
avere, solo però a condizione che me ne venga fatta richiesta, perché non
voglio "imporre" l'omaggio a nessuno.
Accetto scommesse che non mi perverrà alcuna richiesta.
Ma c'è dell'altro ancora. Il 17 ottobre scorso, Marina Tarallo mi ha
aggiornato sulla realizzazione del progetto editoriale relativo alla
pubblicazione dell'antologia scolastica nella quale verrà inserito il mio
racconto "Così arrivò la
televisione", comunicandomi che sono in fase di correzione le bozze,
sì che il libro dovrebbe uscire a febbraio-marzo del prossimo anno.
Anche in questo caso accetto scommesse che quell'antologia
non verrà adottata nella scuola media di Banzi.
Ma ecco, in fronte e retro, il quadernone avuto in dono dagli
scolari di prima elementare della Città di Thiene, che abbraccio idealmente,
tutti indistintamente con affetto, come tanti nipotini.
31 ottobre 2006