NUNTIO VOBIS ANCORA GAUDIUM
MAGNUM...
Ah, ah, ah,!!! Mi fa
venir da ridere immaginare l'ansia con cui qualcuno si accinge a leggere
questa pagina, atteso che, stante Papa Ratzinger Benedetto XVI in buona
salute ed esclusa quindi la necessità di eleggere un nuovo Pontefice,
sicuramente riterrà che l'annuncio sia riferito ancora all'ennesima
nascita di un nuovo sito ufficiale di Banzi.
Tranquilli, non si tratta affatto di ciò: del resto, eccetto
che per mera distrazione non mi capiti d'inciamparvi, per tale sito faccio
ciò che Virgilio aveva invitato a fare a Dante: "non ti curar di lor
ma guarda e passa".
Il motivo di gaudio allora è del tutto mio personale e
riguarda l'annuncio di una piccola iniziativa editoriale che mi vede
protagonista e che vedrà la luce in occasione del prossimo Natale,
condotta a termine dall'Associazione Giampi di Nettuno per merito di Rita
Imperiali, che non solo ha scoperto le mie poesie e le sono piaciute, ma
ha voluto anche scommettere ed investire un po' di Euro sul mio nome
(senza avere contributi da chicchessia, ma solo con risorse proprie): si
tratta del libretto di poesie dal titolo "Sulle spalle di
papà".
Conterrà tredici mie poesie illustrate da Marika Cibati. Ne
ho ricevuto l'anteprima e vi confesso che è stata per me una grande gioia
ed emozione nel vedere i titoli selezionati, nel rileggermi, soprattutto
nell'ammirare le illustrazioni.
Nella pagina "Caro Amico"
di questo sito, il 27 febbraio 2005 chiedevo se ci fosse qualcuno
che avesse voluto rendersi coautore delle mie poesie, vedere su questo
sito il proprio disegno, eventualmente (bisbigliandolo sottovoce) più in
là diventare anche coautore del libro che fosse in seguito pubblicato,
rivolgendone l'invito soprattutto agli scolari (e maestre) di Banzi, che
avrebbero potuto così partecipare a questa sorta di progetto
artistico-letterario.
Ho constatato però che l'invito ai banzesi è caduto
totalmente nel vuoto. Scommetto che nelle scuole elementari di Banzi non
c' è stata una maestra che abbia fatto sapere e scoprire ai suoi scolari
un mio scritto, provare la curiosità di leggere loro una mia poesia, un
mio racconto.
Anzi, se per caso qualche dirigente scolastico od insegnante
di lettere è venuto a conoscenza che nell'antologia "Il bello delle
parole" c'è un mio racconto, quella antologia sarà stata certamente
rifiutata di essere adottata in quella scuola (che sia di Banzi o di
Genzano fa poca differenza): al mio paese ti negano persino un link, se
non fai parte delle famiglie di "Talebani" (o perlomeno non sei
un loro amico o simpatizzante) che hanno conquistato il potere e
comandano oramai in modo assoluto.
Del resto, l'ultima puntata di
"Anno Zero", ha offerto uno spaccato eloquente di ciò che
continua ad essere la Lucania (e Banzi è un paese che ne fa parte): altro
che Amaro Lucano! Altro che "saluto affettuoso a tutti gli emigranti
di Banzi ed alle loro famiglie": ma mi faccia il piacere! avrebbe
detto Totò.
[Ma forse qualcuno a Banzi soffre solo d'un certo imbarazzo
nei miei confronti ed avrebbe bisogno semplicemente di un clistere: c'è
nessun volontario che si offra di andarglielo a fare? Dai Peppino vacci
tu, ti presto io la mscherina antiodori, chiudi un attimo gli occhi e
sentirai subito esclamare "già fatto!".]
Allora, qualche motivo di piccola soddisfazione e gratificazione me
lo
danno queste persone affatto sconosciute, che spontaneamente e
coraggiosamente scoprono, apprezzano ed investono su le mie
"Capriole". Tuttavia, non posso non esprimere la mia gratitudine
anche a Ca.Ro. (Carmine e Rocco), autori di www.lucania.org,
che mi hanno onorato di annoverarmi tra gli artisti lucani. Ed ultimamente mi ha fatto molto sorridere
ritrovarmi nella pagina http://papunn.blog.tiscali.it//una_poesia_1797479.shtml
con la poesia "Mamm i papunn!".
Ma qui voglio ora offrire in anteprima due pagine che saranno
inserite in "Sulle spalle di papà", da far pregustare ai miei
amici veri, quelli sconosciuti.
|
IL MIO MAESTRO NON ARRIVERA' MAI PIU'
Dopo il "gaudium"
di cui sopra, voglio invece ora esprimere qui un sentimento di profonda
tristezza.
Il primo ottobre, ho telefonato al mio compare Michele Rigato
per fargli gli auguri per il suo 95° compleanno, venendo a sapere della
scomparsa di suo fratello Giuseppe, avvenuta all'età di 87 anni il 5
settembre precedente a Robbiate, in provincia di Lecco.
Giuseppe Rigato è stato il mio maestro, di lui ho rievocato
in questo sito, alla mia maniera, alcuni ricordi purtroppo non belli.
Avevo espresso anche il desiderio di ricevere un suo messaggio, che
valesse a riconciliarmi con lui, ciò tuttavia non è avvenuto e, a questo
punto, mi dispiace tanto (dico ciò in modo sincero, senza ironia alcuna,
anzi con le lacrime agli occhi) non possa avvenire più.
Allora, non mi rimane che porgere il mio ultimo saluto al mio
maestro, lo faccio con rispetto, con commozione, perdonandogli anche
quelle sue imperfezioni che talvolta mi hanno fatto soffrire.
Del resto, quando è stato ``Arbeiter`` 52673, nel lager 1242
di Dortmund, di sofferenze di gran lunga superiori a quelle mie ne ha
patito anche lui, come le ha raccontate nei seguenti libri:
34861-
Rigato, G. : Dortmund Lager 1242. L'inferno della Tremonia
(105/21x14/P/ITA). Eu 8.50
Memorie di prigionia del soldato italiano Giuseppe Rigato catturato sul
fronte Greco-Albanese dai Tedeschi e internato in un campo di
concentramento a Dortmund dopo l'8 settembre 1943
edito da www.LibreriaMilitare.com
Giuseppe Rigato.
DORTMUND-LAGER 1242
edito da www.gasparieditore.com
Oggi primo ottobre, sono ritornato allora con la fantasia ancora a
scuola. Zio Rocco il bidello però non ci ha accolto, come una volta, col
suo bonario sorriso, non ci ha esortati a rimanere ad aspettare il nostro
maestro, che sarebbe prima o poi arrivato. Ci ha detto invece, sconsolato,
che potevamo ritornare a casa, perché "Il maestro non arriverà mai
più". Ed invece di gioire, è stato veramente triste ritornarcene,
sapere di non poter andare più a scuola neppure con la fantasia.
Non so dove si vada a finire quando si spegne la vita su
questa terra. Se fosse vero che si va in cielo, mi piacerebbe immaginare
il mio maestro in compagnia col suo cane nella costellazione
"Argo", da lui sicuramente scelta per andare felicemente a
caccia insieme.
Così, caso mai, navigando tra le stelle, potrebbe rimanere
anche incantato e divertito nel vederne una giocare a "Nascondino tra le
nuvole" e ricordarsi di uno scolaro che, in fondo, voleva essere
quasi bravo (e buono), come lui.
Spero di incontrarti ancora "Maestro Carbonella" e
sono certo che non ti arrabbierai più, se per sbaglio ti dovessi chiamare così.
|
|