IO CHE C'ENTRO?

    Io che c'entro con Maria De Filippi? Non ho mai ricevuto da lei posta (ci pensò zio Peppe il postino a recapitarmela, verso fine agosto 1974, una raccomandata,  la consegnò a mia madre che, pur non sapendo cosa fosse la privacy, tuttavia me la diede sigillata tale e quale, in modo che ne scoprissi io il contenuto); non mi annovero tra i fans del suo programma; anche mia moglie preferisce vedere coloro che ballano con le stelle; eppure, non so perché, Google dirotta sempre a me qualche suo fans, di lei morbosamente invaghito, che cerca immagini sue mentre scopa, quasi che fossi il suo "grande fratello" che la spia.
    C'entro poi alla stessa maniera anche con suo marito, seppure una domenica, finito il pranzo, mentre ero in bagno a lavarmi i denti, apparso egli in anteprima in televisione ad annunciare il suo programma "Buona Domenica", la sua faccia riflessa nello specchio mi ha suggerito, lì per lì, "Sono Maurizio Costanzo".
    Tuttavia, sebbene non c'entri niente con siffatta coppia, Google si ostina a dirottare su questo mio sito i loro morbosi curiosi. L'ultimo dirottamento è avvenuto il 21 novembre scorso, alle ore 1.28.50. Si trattava di un un tale che, nientedimeno dall'Egitto, voleva sapere: "maria de filippi scopa con costanzo?" (sic!). E Google che fa? Se ne sbarazza, rinviando l'indiscreto curioso a www.carcuro.com . Ma, lo ripeto per l'ennesima volta - sperando sia vero che repetita juvant - 
io non faccio il loro "Grande Fratello", oltretutto, neppure l'omonima trasmissione è stata mai vista da me.
    Ahimè, non è ancora finita! Con una certa cadenza periodica, mi viene spedita, sempre da Google, una tale che sostiene essere stata "deflorata da mio zio", il che suona quasi come il desiderio di volermi confessare questo segreto, non so con quanta dovizia di particolari. Oppure, come proprio oggi, uno che va alla ricerca di "zio nipotina sesso foto". Del resto questi personaggi sembrano essere tutt'altro che rari se, appena qualche giorno fa, a Villadossola (comune contermine di Domodossola) è stato arrestato dai carabinieri, che lo stavano curando da un po', il marito della sindachessa di quel Comune, colto in flagranza con una ragazzina di dodici anni.
    E poi non ne posso più di chi è alla ricerca continua di sesso tra genero e suocera, o suocera e genero - invertendo l'ordine dei (mal)fattori il risultato non cambia. Faccio notare, invece, che non mi è ancora capitato di dover esaudire richieste circa rapporti di sesso tra suocero e nuora, anche se quando, in illo tempore, ebbi curiosità di esplorare un po'  la chat, mi imbattei in una tale che mi confessò, candidamente, che faceva regolarmente sesso col suocero, anziché con il figlio di lui.
    
    Io non c'entro (ormai più), neppure con Banzi, ma talvolta, quando sono costretto a stare rinchiuso in casa perché piove o nevica, e mi ritrovo a zonzo a girovagare in internet, capita che, tra una cliccata e l'altra,  involontariamente il computer mi apra www.comune.banzi.pz.it e che, pur avvalendomi della "facoltà di non leggere" - non esiste mica solo la "facoltà di non parlare!" -, prima del download del sito successivo, l'occhio cada sulle novità in primo piano e l'incipit di qualche pagina.
    Così, ho potuto vedere che, a distanza di oltre due anni da quando ho lanciato l'idea su questo sito - vedasi al riguardo "Michele Feo: tre denominatori comuni" -, finalmente ci sono arrivati anche i bradipi di Banzi (a momenti era tempo di festeggiare non più il VII centenario della nascita del Petrarca, bensì della morte).
    Poi ho letto anche che
Domenica 19 novembre 2006 è "stata celebrata anche a Banzi, e per la prima volta dalla sua istituzione (questo lo voglio sottolineare io), la giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza...per mezzo del Consigliere Comunale Delegato al disagio sociale" con tanto di "giochi organizzati in piazza granturco" (una prova in più che Banzi è un paese sempre in festa). Non riesco a ricordarmi, però, dove si trovi questa piazza: deve essere una nuova, forse costruita ad hoc per l'occasione.
    Se mi dovesse capitare di tornare ancora a Banzi, voglio andare a trovare la Consigliera Delegata Graziana (ometto il suo cognome perché lo ignoro, non venedomi peraltro in aiuto il sito ufficiale, dove viene indicata solo come Graziana, senza cognome) per rappresentarle - ma io forse non ne ho più diritto, avendo rapporto con Banzi solo in quanto soggetto passivo di ICI e tassa (o tariffa) rifiuti - il mio di disagio.
    Poi, non mi è sfuggito che il primo - ovviamente solo pro tempore - cittadino di Banzi, in occasione dell'inizio dell'anno scolastico, ha rivolto al mondo della scuola prima un saluto, poi un messaggio. Mi ha incuriosito di vederne l'incipit di entrambi ed ho constatato che la prima riga era la stessa: "
In occasione dell'apertura del nuovo anno scolastico sono felice di poter formulare a voi tutti,". Allora sono andato a vedere se fosse diversa l'ultima, ma pure essa era la medesima, compreso il numero dei punti esclamativi - cinque per l'esattezza -: "In bocca al lupo ragazzi !!!!!". Evidentemente, ho pensato, il primo cittadino avrà ritenuto semplicemente che " abundare est melius quam deficere". Non immaginerei mai, infatti, che lo abbia fatto apposta per mettere in vetrina lo stesso discorso, e, tramite esso, se stesso, due volte.
    Non è stato precisato, però - come mai ne è sfuggita l'importanza? - se anche tale discorso,  o messaggio ( siete liberi di chiamarlo zuppa o pan bagnato) sia stato fatto
per la prima volta da un Sindaco di Banzi.
    Scommetto che adesso Vertone si sarà già chiuso in conclave per preparare, per la prima volta, anche il messaggio "di fine anno" ai banzesi. E ciò temo che farà cadere drasticamente l'indice di ascolto di quello che rivolgerà (se ne manterrà la tradizione) Giorgio Napolitano.
    Poi, giacché a lui, come detto, piace
abundare quam deficere (ne diede prova già con "l'abbazzia" in occasione del saluto rivolto al vescovo Ricchiuti, che ebbi la fortuna di ascoltare, clicca qua per leggerlo), probabilmente, in aggiunta al messaggio, vorrà indirizzare al popolo di Banzi anche un saluto,  "di fine d'hanno".
  
  Ed infine, supponendo che vorrà connotare di originalità il suo mandato, farà sicuramente, a sua conclusione, un ultimo discorso: "di fine danno".
    La gente di Banzi, evidentemente, è presa da una gran voglia di comunicare, come documentato anche dal proliferare dei siti - che io mi perito di linkare tempestivamente nella pagina "Altri siti su Banzi o di banzesi", se non di annunciarne in pompa magna la nascita, come feci col sito ufficiale di Banzi.
    Ultimamente, ho scoperto addirittura che appartiene a Banzi il responsabile della comunicazione della "Margherita" lucana. Quasi quasi ne approfitto per avere da lei, suo tramite (a condizione però che non la sevizi staccandole ad uno ad uno tutti i petali) il responso "mi ama o non mi ama?"

    Nonostante che il sito ufficiale di Banzi venga riempito copiosamente di discorsi e messaggi del sindaco, e che io non c'entri ormai più niente con il paese che mi ha dato i natali, scopro stamattina che quel bislacco di Google, facendo ancora una bizza, è ritornato ad anteporre, per quanto riguarda la ricerca su Banzi, il mio sito rispetto a quello ufficiale. Ma vuole dare, Google, il giusto riconoscimento a ciò che ha davvero valore? Avere rispetto delle autorità?
    C'è chi, comunque, come il mio collega web master Antonio, anzi "'Nt'niuc", guarda superbamente ed indifferentemente dall'alto tutto e tutti, collocatosi ormai da tempo immemore col suo http://www.banzi-bysapio.net/ in vetta al web su Banzi. Del resto, la sua statura lo agevola non poco, per mantenere fuori dall'altrui portata la sua creatura.
    A conclusione di questa pagina, e per dire una cosa veramente importante, per me anche un po' commovente - il resto sono cose futili ed effimere, scritte solo per ingannare l'attesa del pranzo di una piovosa domenica -, voglio ricordare che di tale statura ne beneficiò a suo tempo anche mio fratello Domenico, quando il suo compagno di scuola - Antonio Sapio appunto - lo prendeva generosamente sulle spalle, forse addirittura in braccio, per fargli guadare sotto Genzano, dove vi si recavano a piedi ogni giorno all'Istituto di Avviamento Professionale, Capodacqua, allorché s'ingrossava come un  impetuoso torrente per la pioggia.
    Grazie ancora Antonio, a nome di mio fratello, e, dato che è già dicembre, a suo nome ed anche mio, ti auguriamo di cuore Buon Natale!

03 dicembre 2006

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